Di recente mi sono imbattuto in un concetto che ha cambiato il mio approccio alle sfide professionali: la regola dei terzi sul lavoro.
Sebbene questo principio sia spesso utilizzato nell’ambito della fotografia e dell’arte, ho scoperto che applicarlo al contesto lavorativo aiuta a gestire meglio le difficoltà, a crescere e, infine, a gestire meglio le attività.
Cosa significa regola dei terzi nel contesto lavorativo?
La regola dei terzi sul lavoro si basa sull’idea che ogni processo professionale si sviluppi in tre fasi principali: difficoltà, crescita e successo.
Quando si applicata questo concetto al percorso lavorativo, si comprende che le difficoltà sono una parte naturale e necessaria del miglioramento, e che ogni fase ha il suo scopo specifico.
Un terzo del tempo è difficile – Ogni professionista, indipendentemente dal settore, attraversa momenti di difficoltà. Che si tratti di un progetto complesso, di un cambiamento di strategia o di un obiettivo impegnativo, il primo terzo del percorso è spesso il più difficile.
Comprendere che questa fase fa parte della regola dei terzi sul lavoro mi ha aiutato ad affrontare meglio le difficoltà senza farmi sopraffare.
Un terzo del tempo è di crescita – Superata la fase di difficoltà, inizia la fase di crescita. Qui, ho imparato a vedere gli errori come opportunità di apprendimento e a migliorare le mie competenze. Questa fase è essenziale per il miglioramento continuo e mi ha permesso di crescere come professionista.
Un terzo del tempo è di successo – Il successo arriva alla fine del percorso, come risultato naturale del duro lavoro e dell’apprendimento. Quando raggiungi l’obiettivo prefissato, non è solo il risultato finale che conta, ma anche il valore del percorso.
La regola dei terzi sul lavoro mi ha insegnato che il successo non è mai immediato, ma è il frutto di un processo che si sviluppa nel tempo.
Vantaggi della regola dei terzi: perché funziona?
Applicare la regola dei terzi sul lavoro ha cambiato il mio modo di affrontare le difficoltà professionali. Le difficoltà non sono più viste come ostacoli insuperabili, ma come tappe di un processo che porta alla crescita.
Ho imparato a concentrarmi sull’obiettivo a lungo termine, a non farmi abbattere dalle difficoltà iniziali e a vedere ogni fase come un passo necessario verso il miglioramento.
Inoltre, questa visione mi ha aiutato a mantenere alta la motivazione anche nei periodi più difficili. Sapere che ogni difficoltà avrà una sua utilità, e che la crescita è una fase inevitabile, rende il percorso molto più sostenibile.
Se ti interessa scoprire come bilanciare al meglio le sfide quotidiane nel lavoro, potresti trovare utile anche l’articolo su Qualità vs quantità: la verità sul lavoro di oggi.
Esempio pratico di una attività suddivisa in terzi
Quando ho deciso di creare il mio sito web personale, mi sono reso conto che il progetto poteva diventare facilmente un caos: troppe idee, poco tempo e infinite decisioni da prendere.
Dividere il lavoro in tre fasi principali è stato come tracciare una mappa, aiutandomi a mantenere il controllo e a raggiungere l’obiettivo con consapevolezza e senza stress.
Il primo terzo – Le difficoltà lavorative
La prima fase è stata un mix di entusiasmo e confusione. Dovevo capire da dove iniziare, e ho incontrato diverse difficoltà:
- Definire gli obiettivi del sito: volevo che fosse un portfolio professionale, ma anche uno spazio per condividere articoli e progetti. Questa chiarezza è arrivata solo dopo ore di brainstorming.
- Scegliere gli strumenti giusti: WordPress? Joomla? Wix? O un sito sviluppato interamente da zero con HTML e CSS? Dopo un’attenta valutazione e numerosi tentativi, ho scelto una combinazione vincente: la flessibilità di WordPress unita alla possibilità di personalizzare ulteriormente il sito attraverso l’uso diretto dei linguaggi di programmazione.
- Raccogliere i contenuti: foto, descrizioni, articoli già scritti. Creare e organizzare tutto è stato più impegnativo del previsto.
Lezioni apprese: Ho capito che dedicare tempo alla pianificazione iniziale è cruciale per evitare errori nelle fasi successive.
Il secondo terzo – Crescita e sviluppo professionale
Superate le difficoltà iniziali, sono entrato nel vivo del progetto. Questa fase è stata molto più produttiva e stimolante:
- Creazione del design: Ho scelto un template semplice ma elegante e l’ho personalizzato per riflettere la mia personalità. Qui ho imparato a usare Elementor, un plugin per creare pagine in modo intuitivo.
- Organizzazione dei contenuti: Ho deciso quali sezioni includere (Homepage, Chi sono e blog) e ho lavorato su ciascuna di esse. Ho escluso volutamente i commenti e la sezione Contatti.
- Ottimizzazione: Ho iniziato ad applicare i principi della SEO per assicurarmi che il sito fosse visibile sui motori di ricerca. Non sono un esperto, ma ho capito come usare parole chiave e immagini ottimizzate.
Lezioni apprese: Questa fase è stata fondamentale per crescere a livello tecnico. Ho sviluppato competenze utili non solo per il progetto, ma anche per il mio lavoro in generale.
Il terzo terzo – Successo e risultati
L’ultima fase è stata quella in cui tutto ha preso forma e ho potuto vedere i risultati del mio lavoro.
- Lancio del sito: Dopo giorni di test per assicurarmi che tutto funzionasse (link, immagini, tempi di caricamento), ho pubblicato il sito online.
- Feedback e miglioramenti: Ho chiesto a colleghi e amici di navigarlo e darmi consigli. I loro suggerimenti mi hanno aiutato a correggere piccoli errori e migliorare l’esperienza utente.
- Risultati concreti: Il sito ha iniziato a ricevere traffico organico, e grazie al modulo di contatto ho ottenuto i primi clienti per collaborazioni professionali.
Lezioni apprese: Il successo non è stato solo vedere il sito online, ma sapere che avevo acquisito competenze per gestire progetti simili in futuro.
Come puoi applicare la regola dei terzi sul lavoro?
Per applicare la regola dei terzi sul lavoro, ti consiglio di seguire questi passaggi:
- Accogli le difficoltà come parte del processo – Le difficoltà sono inevitabili e fanno parte della crescita. Quando affronti un progetto impegnativo, ricorda che questo è solo il primo terzo del percorso.
- Focalizzati sulla crescita – Invece di concentrarti sulle difficoltà, cerca di imparare da ogni passo falso. La crescita arriva solo attraverso l’adattamento e il miglioramento continuo.
- Celebra il successo e il percorso – Non limitarti a celebrare i risultati finali, ma riconosci l’importanza di ogni fase del processo. Ogni difficoltà e ogni passo avanti ti hanno portato al successo.
Regola dei terzi vs altre tecniche di produttività
Forse hai già sentito parlare del Metodo Pomodoro o del time blocking. Come si confrontano con la regola dei terzi?
- Metodo Pomodoro: Si concentra su brevi intervalli di lavoro con pause frequenti, ideale per mantenere alta la concentrazione. La regola dei terzi, invece, organizza l’intera giornata su larga scala.
- Time Blocking: Prevede di assegnare ogni minuto a una specifica attività. La regola dei terzi è più flessibile, lasciandoti margini di manovra.
Ogni tecnica ha i suoi punti di forza, ma la regola dei terzi si distingue per la sua semplicità e versatilità.
Domande frequenti sulla regola dei terzi sul lavoro
Funziona per tutti i tipi di lavoro?
Sì, la regola dei terzi è adatta sia per i ruoli creativi che per quelli più tecnici. L’importante è adattarla alle tue esigenze specifiche.
E se non riesco a rispettare i blocchi di tempo?
Va bene! La regola dei terzi è un punto di partenza, non una regola rigida. L’obiettivo è creare equilibrio, non rigidità.
Posso usarla anche per il lavoro di squadra?
Assolutamente. Puoi suddividere le attività di un team in base alle tre categorie, assicurandoti che ogni membro contribuisca in modo bilanciato.
La regola dei terzi sul lavoro mi ha fatto vedere le difficoltà come opportunità di crescita e a non scoraggiarmi quando il percorso sembra difficile.
Ho imparato che il successo è il risultato di un processo che include momenti di difficoltà, apprendimento e miglioramento.
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